Roberto Caso, Il diritto alla conoscenza aperta e l’etica dell’insegnamento, “Ricerca, educazione e accesso al patrimonio culturale. Un confronto tra diritti fondamentali ed eccezioni al diritto d’autore”, 6 maggio 2022, Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari, Creative Commons – Capitolo italiano, ore 9-18, Consiglio Nazionale delle Ricerche – Aula Marconi
Piazzale Aldo Moro n. 7, Roma, video qui e qui
Mese: Aprile 2022
New Perspectives on Copyright
LawTech Seminars “New Perspectives on Copyright“
28 aprile 2022 Orario di inizio 14:00
Palazzo di Giurisprudenza – Via Rosmini 27, Trento, Aula 7
The Genius of Copyright
Pierre-Emmanuel Moyse (McGill University)
https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3887071
Fair Use and Fair Price
Gideon Parchomovsky (The Hebrew University of Jerusalem, Penn Law)
EU Copyright Exceptions and the Fair Balance Doctrine
Caterina Sganga (Scuola Sant’Anna di Pisa)
https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3414642 https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3804228
Academic Copyright. Open Access and the “Moral” Second Publication Right
https://zenodo.org/record/5764841#.YkQ-5bjONQI
Roberto Caso, Giulia Dore (Università di Trento)
Coordinamento scientifico: Prof. Roberto Caso e Dott.ssa Giulia Dore
ReCreating Europe:
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 870626.
Propertizing Fair Use
Prof. Gideon Parchomovsky, The Hebrew University of Jerusalem, Penn Law
Propertizing Fair Use
27 aprile 2022
Orario di inizio 11:00
Palazzo di Giurisprudenza – Via Rosmini 27, Trento – Aula 3
Ciclo:LawTech seminars
Ripubblicare in Open Access le opere scientifiche, diritto negato in Italia: ecco l’urgenza
19 aprile 2022
Roberto Caso, Ripubblicare in Open Access le opere scientifiche, diritto negato in Italia: ecco l’urgenza, Agenda Digitale, 19 aprile 2022
Che cos’è una rivista ibrida
AISA, 17 aprile 2022, pubblicato da Paola Galimberti
AISA pubblica una breve spiegazione di cos’è una rivista scientifica ibrida e di quali sono costi e rischi legati a questo modello commerciale. Il post si legge qui.
Teledidattica proprietaria e monopoli del capitalismo della sorveglianza
11 aprile 2022, pubblicato il saggio di Maria Chiara Pievatolo, Sulle spalle dei mercanti? Teledidattica e civiltà tecnologica, Zenodo
Assange, la nostra democrazia e la libertà di informazione in tempi di guerra
Roberto Caso, 5 aprile 2022, pubblicato su l’Adige del 9 aprile 2022 con il titolo “Assange e la libertà di informazione“, e su Agenda Digitale del 13 aprile 2022 con il titolo “La libertà di Assange è la libertà di tutti: ma l’occidente vuole ancora difenderla?”
L’orribile guerra in atto vede un Paese aggredito (l’Ucraina) e un Paese aggressore (la Russia). Qualsiasi discussione sul conflitto, sulle responsabilità e sulle speranze di pace deve partire da tale dato di fatto e di realtà. Questa è anche la premessa delle riflessioni contenute nelle righe che seguono.
In alcune narrazioni correnti si presenta la guerra come uno scontro tra democrazie (l’Ucraina e i Paesi occidentali che la supportano) e autocrazie (la Russia e i suoi alleati). Se si condividono questa narrazione e i suoi presupposti concettuali, allora occorre ricordare che un pilastro delle democrazie moderne è costituito, storicamente, dalla libertà di stampa (e di informazione).
Le autocrazie invece comprimono o azzerano la libertà di espressione del pensiero e di accesso alle informazioni. E lo fanno, quando imbracciano le armi, anche per nascondere crimini di guerra. È di pochi giorni fa, il 28 marzo, la notizia della chiusura da parte delle autorità russe del periodico indipendente Novaja Gazeta diretto dal premio Nobel per la Pace Dmitrij Muratov. Sulla Novaja Gazeta sono apparse, tra le altre, le inchieste di Anna Politkovskaja, uccisa a Mosca nel 2006. Com’è noto, la giornalista russa si era impegnata a descrivere e denunciare (anche al mondo occidentale) gli abomini commessi durante la guerra in Cecenia.
Ma le nostre democrazie occidentali difendono ancora il principio costituzionale della libertà di informazione come proprio pilastro fondamentale? I motivi di preoccupazione rispetto a tale libertà sono molti e attengono al fatto (arcinoto) che lo scontro tra democrazia e autocrazia è anche interno agli stessi Paesi occidentali, pur non essendo immune da interferenze esterne.
Da questo punto di vista, la vicenda umana e giudiziaria di Julian Assange è esemplare. Assange è un informatico, giornalista e attivista australiano, fondatore nel 2006 di Wikileaks, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro, che pubblica sul web informazioni classificate (coperte da segreto di Stato) provenienti da fonti anonime. Attraverso apposite tecnologie – prima fra tutte la crittografia – Wikileaks protegge se stessa e le sue fonti.
La sua attività è divenuta di interesse globale quando nel 2010 ha iniziato a pubblicare informazioni riservate riguardanti le operazioni militari statunitensi in Iraq e Afghanistan. Il 5 aprile del 2010 Assange e i suoi collaboratori pubblicano un video del pentagono “Collateral Murder” nel quale si vede una scena risalente al luglio del 2007: un elicottero americano Apache mentre stermina civili inermi a Bagdad. Il video divenne subito virale. Lo ricorda Stefania Maurizi, giornalista investigativa e collaboratrice di Assange, in un libro importante – “Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e Wikileaks” – che ripercorre la storia del giornalista austrialiano e della sua organizzazione.
Sono passati 12 anni da quel 5 aprile. Giorno in cui uno dei crimini di guerra commesso da una democrazia occidentale divenne di dominio pubblico. In tutto questo tempo Assange è stato perseguitato e privato della propria libertà: prima rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra e poi negli ultimi 3 anni recluso in una prigione inglese di massima sicurezzza. Ora la sua estradizione verso gli USA sembra vicina, come vicina sembra la pena detentiva a vita che dovrà scontare in terra americana.
Collaboratori, familiari e legali di Assange non si sono ancora arresi. Proveranno in ogni modo a impedire la sua estradizione e a farlo tornare in libertà. Dovremmo tutti essere grati a queste persone e a Stefania Maurizi in particolare che si batte da anni per avere giustizia su uno dei casi giudiziari più importanti degli ultimi decenni. Perché la libertà (personale) di Assange è anche la nostra libertà (di informazione).
Non possiamo dirci oppositori dell’autocrazia se non sappiamo (o non vogliamo) difendere il tratto più distintivo della nostra democrazia: la libertà di informazione.
“La democrazia muore nell’oscurità”. Così recita il motto di un noto quotidiano americano. Quelle parole oggi si riferiscono non solo al fumo delle bombe, ma anche alla coltre di segreti, menzogne e falsità che fanno velo sulle atrocità commesse dagli uomini dopo che quella stessa venefica polvere si è finalmente dissolta.
Intelligenza artificiale, dati e proprietà intellettuale
Matera, 8 aprile 2022
Roberto Caso, Intelligenza artificiale, dati e proprietà intellettuale, nell’ambito del corso di formazione “L’intelligenza artificiale tra diritto, etica e società“, Scuola Superiore della Magistratura-Formazione territoriale di Potenza, Ordine degli Avvocati di Matera, Consiglio Notarile di Matera, Mulino Alvino, Via San Vito, 28, Matera, locandina disponibile qui. Presentazione disponibile qui.