Harvard respinge le minacce dell’amministrazione Trump

15.04.2025

Alan M. Garber, The Promise of American Higher Education, 14.04.2025

Con un messaggio rivolto alla comunità accademica di Harvard, Alan M. Garber, il presidente della celebre università americana, ha comunicato che Harvard respinge una serie di richieste dell’amministrazione Trump. Le richieste se non accolte comportano la revoca del finanziamento federale all’istituzione accademica.

L’amministrazione del governo federale utilizza il pretesto dell’antisemitismo per comprimere l’autonomia e libertà accademica dell’università. In altre parole, l’amministrazione Trump rimprovera ad Harvard di impegnarsi poco nel contrasto all’antisemitismo. A questo scopo, avanza una serie di richieste che includono, tra le tante, il modo in cui l’università deve controllare le opinioni degli studenti, dei docenti e del personale amministrativo.

Il presidente ha respinto al mittente le richieste sostenendo che:

le prescrizioni dell’amministrazione federale travalicano il potere del governo federale. Esse inoltre violano i diritti di libertà riconosciuti dal Primo Emendamento della Cosituzione americana e oltrepassa i limiti che la legge pone al potere govenativo. Le prescrizioni infine minacciano i valori dell’istituzione accademica privata dedita alla ricerca, alla produzione e alla diffusione della conoscenza.

Egli inoltre sottolinea che:

nessun governo, indipendentemente dal partito al potere, dovrebbe stabilire ciò che le università private possono insegnare, chi possono ammettere e assumere, e quali aree di studio e di indagine possono perseguire.

V. anche

R. Caso, Otto giuristi scrivono sull’attacco di Trump alle università americane, 30.03.2025

M. Ricciardi, Viva la libertà, se non è lo schermo degli investitori, Il Manifesto, 16.04.2025