A volte ritornano: la bibliometria nel bando PRIN PNRR 2022

https://en.wikipedia.org/wiki/File:Poster_of_the_movie_Sometimes_They_Come_Back.jpg

Maria Chiara Pievatolo, A volte ritornano: la bibliometria nel bando PRIN PNRR 2022, Roars, 9 novembre 2022 (già sul Bollettino Telematico di Filosofia Politica, 4 novembre 2022)

“Dovrebbe tuttavia destare stupore che il bando PRIN PNRR 2022 del 14 settembre 2022 richieda dati bibliometrici – obbligatori per fisica, ingegneria e scienze biologiche, e solo se disponibili per scienze umane e sociali – a chi presenta un progetto di ricerca candidandosi come principal investigator. […]

A un osservatore esterno i decreti e gli acronimi possono apparire vacui e tediosi esoterismi burocratici: ma in questa vacuità si cela una valutazione di stato ancor meno scientifica e ancora più sottomessa alla politica, specialmente entro un’università impoverita di denaro e di spirito che tende ad attribuire potere e prestigio a chi, ad arbitrio del principe, ottiene fondi per i propri progetti di ricerca. Il ‘governo dei migliori’ si è baloccato irresponsabilmente con la bibliometria. Governi peggiori potranno seguire la via regolamentare che ha predisposto e fare di peggio”.

Open Knowledge

4 novembre 2022

Pubblicato su The Italian Law Journal (1/2022) un interessante articolo di Marta Arisi sull’accesso e riuso dei dati della ricerca scientifica

Marta Arisi, Open Knowledge. Access and Re-Use of Research Data in the European Union Open Data Directive and the Implementation in Italy, The Italian Law Journal, 1/2022, 33

Privacy e protezione dei dati personali tra nuove tecnologie e sorveglianza

Seminario

Ciclo:

LawTech IT seminars

3 novembre 2022

Orario di inizio

15:00

Palazzo di Giurisprudenza – Via Rosmini 27, Trento

Aula 6

Destinatari:

Comunità studentesca UniTrento

Partecipazione:

Ingresso libero

Relatore: Massimo Durante (Università di Torino)

Il programma di seminari è dedicato a temi di diritto e tecnologia. Gli incontri sono organizzati nell’ambito dei corsi di Diritto civile, Diritto comparato della privacy e Law and Data. La partecipazione è gratuita.
Il coordinamento scientifico è a cura del prof. Roberto Caso e del dott. Paolo Guarda, Università di Trento.

A Workshop on Adding Copyright Reform to the Open Access Agenda

The Law and Technology Research Group

Ciclo:  LawTech IT seminars

Immagine volume Willinsky

Seminario – 7 ottobre 2022 – orario di inizio 15:00 – Palazzo di Giurisprudenza – Via Rosmini 27, Trento -Aula 6

Relatore: 

Discussants:

  • Maria Chiara Pievatolo (Università di Pisa) – presentazione
  • Giulia Dore (Università di Trento) Roberto Caso (Università di Trento) – presentazione

Autunno caldo dell’Open Science: tre eventi pubblici

26 settembre 2022

Trento, 7 ottobre 2022, Trento, A Workshop on Adding Copyright Reform to the Open Access Agenda, LawTech Seminars 2022

Roma, 20-21 ottobre 2022 -VII convegno annuale dell’AISA – “Scienza aperta e società democratiche

Trento, 28 ottobre 2022 – Scienza Aperta e Dati Aperti nella ricerca biomedica -Open Science and Open Data in biomedical research

Pubblicati sul Foro italiano di settembre due interessanti articoli in materia di diritto d’autore

26 settembre 2022

Foro italiano, settembre 2022

GIULIA DORE — Le riproduzioni fotografiche in scala di opere dell’arte figurativa tra finalità illustrative, critica artistica e mercato. L’art. 70 l.d.a. e il bilanciamento fan- tasma (Nota a Cass., ord. 8 febbraio 2022, n. 4038), in Foro it, 2022, I, 2786, preprint non referato già pubblicato nella serie dei Trento LawTech Research Papers.

MARTA ARISI — Che lo sforzo (o il bilanciamento?) sia con te! L’art. 17 della direttiva copyright e la libertà di espressione nel diritto europeo dell’era digitale (Nota a Corte giust. 26 aprile 2022, causa C-401/19), in Foro it., 2022, IV, 423

LawTech IT seminars – autunno 2022

LawTech IT seminars – autunno 2022

Università di Trento, Facoltà di Giurisprudenza

Il programma di seminari è dedicato a temi di diritto e tecnologia. Gli incontri sono organizzati nell’ambito dei corsi di Diritto civile, Diritto comparato della privacy e Law and Data. La partecipazione è gratuita.

Il coordinamento scientifico è a cura del prof. Roberto Caso e del dott. Paolo Guarda, Università di Trento.

Le date e l’organizzazione sono disponibili nella Locandina.

Diritto e arte: un interassente provvedimento del Consiglio di Stato

La nozione di opera d’arte (unica) nella legislazione sugli appalti pubblici e il suo rapporto con il diritto d’autore

22 agosto 2022

Immagine tratta dal sito web del Consiglio di Stato: https://www.giustizia-amministrativa.it/web/guest/consiglio-di-stato1

Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza 20 luglio 2022, N. 06324/2022REG.PROV.COLL./N. 10190/2020 REG.RIC.

Ecco di seguito un estratto della motivazione che si legge per intero qui.

“Alla luce di quanto esposto non è revocabile in dubbio il fatto che il progetto di A.H. costituisca un’opera d’arte rilevante ai fini dell’applicabilità dell’art. 63 del d. lgs. 50/2016., anche se un’opera d’arte del tutto peculiare.

A mente dell’articolo 2575 del codice civile formano oggetto del diritto di autore le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alle scienze, alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro e alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. Secondo l’articolo 1 della legge 633/1941 («Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio») sono protette le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.

Il carattere creativo necessario per la tutelabilità di un’opera dell’ingegno implica la novità e l’originalità, ancorché relative, dell’opera e consiste nell’individualità della rappresentazione, ossia nell’idoneità dell’opera ad esprimere in modo personale un sentimento, un’idea, un fatto. Elemento caratteristico dell’opera dell’ingegno protetta dal diritto d’autore è la funzione tipica di stimolo a reazioni emotive nel percipiente.

L’articolo 2 della legge 633/1941 contiene un elenco (non tassativo, come si dirà) delle opere protette dal diritto d’autore tra cui:

a) le opere della scultura, della pittura, dell’arte del disegno, della incisione e delle arti figurative similari, compresa la scenografia;

b) i disegni e le opere dell’architettura;

c) le opere del disegno industriale che presentino di per sé carattere creativo e valore artistico.

L’opera di A.H. presenta tratti comuni con le tipologie di opere citate ma non è incasellabile in nessuna di esse: non è un’opera appartenente alle cosiddette “arti figurative” anche se la scenografia e la rappresentazione hanno un ruolo significativo in essa; non è un mero disegno o un’opera dell’architettura perché queste ultime riguardano di regola edifici; non è certamente un’opera del disegno industriale pur avendo carattere creativo e valore artistico.

Come si è detto, l’elenco di cui all’art. 2 della l. 633/1941 non è tassativo ma meramente esemplificativo (Cassazione civile, sez. I, 19/07/1990, n. 7397): pur non rientrando l’opera di André Heller tra quelle elencate nella norma citata essa ha tutte le caratteristiche dell’opera d’arte. È frutto dell’ingegno umano, è originale, è nuova, ha valore artistico, mira a suscitare e comunicare emozioni. Tecnicamente può essere considerata come un’opera composta perché è la risultante della combinazione attuata da più forme diverse dell’attività creativa le quali, pur potendo conservare una propria autonomia ontologica e funzionale, concorrono a formare le parti costitutive di una nuova opera con una sua autonoma e definita individualità.

Proprio il fatto che l’opera di H. non sia immediatamente riconducibile alla elencazione esemplificatoria contenuta nell’art. 2 della l. 633/1941 è una prova indiretta della sua assoluta unicità (ed al concetto di unicità fa riferimento l’art. 63 del d. lgs. 50/2016).

D’altronde il riconoscimento del “valore artistico” ad un’opera non può che derivare (almeno inizialmente) da una valutazione fatta dalla comunità degli appassionati, esperti dei singoli rami dell’arte, i quali molto spesso fanno da “apripista” al riconoscimento poi attribuito dalla collettività dei cittadini. L’attribuzione ad un’opera del valore di “opera d’arte” (come la storia insegna) agli inizi è molto spesso il frutto di un giudizio di persone di cultura, particolarmente competenti sia dello specifico ramo artistico, sia delle correnti socioculturali alle quali l’artista si ispira e delle quali l’opera è espressione. Ciò si verifica soprattutto quando un’opera rompe gli schemi e i canoni in precedenza seguiti e, di conseguenza, non compresi dalla massa del pubblico, ma apprezzati da critici illuminati. Posto l’apprezzamento che le opere di Heller riscuotono nel mondo, non si può non riconoscere che ad esse, dalla comunità dei critici e dalle persone culturalmente competenti del ramo (nonché di gusto raffinato), sia stato attribuito il valore di “opera d’arte”.

Alla luce delle considerazioni esposte si può ritenere che:

– il progetto di A.H. costituisce un’opera d’arte per la quale il Comune di Bressanone ben poteva ricorrere alla procedura prevista dall’art. 63 del d. lgs. 50/2016;

– contrariamente a quanto sostenuto dal primo giudice, nella specie non ci si trova di fronte ad un appalto pubblico di servizi ma all’acquisizione di un’opera d’arte unica che può essere acquistata esclusivamente dall’artista che ne è autore; se si fosse trattato di un quadro di Caravaggio nessuno avrebbe dubitato della possibilità di ricorrere ad una procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara; possono sorgere problemi quando ci si trova di fronte a forme d’arte innovative: ma, una volta chiarito che il progetto di A.H. costituisce un’opera d’arte, le conseguenze vengono da sé”.

AISA bando premi tesi scienza aperta 2022

4 agosto 2022

Anche quest’anno, in occasione del suo VII convegno annuale che si terrà a Roma presso la sede centrale del CNR il 20 e 21 ottobre, l’Associazione Italiana per la promozione della Scienza Aperta (AISA) premierà le migliori tesi di dottorato e di specializzazione o di laurea magistrale dedicate alla scienza aperta e presentate negli anni 2020, 2021 e 2022.

Le indicazioni sulle modalità di partecipazione al concorso, il cui bando scade il 10 settembre 2022, sono consultabili a partire da questa pagina.

Pubblicati quattro studi della Commissione Europea su varie normative rilevanti per la ricerca scientifica

1° agosto 2022

Pubblicati quattro studi della Commissione Europea su varie normative rilevanti per la ricerca scientifica: